Le “ipoteche”della democrazia italiana e la rimozione storica dell’intreccio legalità/illegalità

«Convegno regionale di formazione e aggiornamento rivolto agli insegnanti che si terrà a Milano il 12 e il 13 febbraio 2010 presso l’Aula Magna della Facoltà di Scienze Politiche, via Conservatorio n.7»*

Il convegno vuole affrontare il ruolo dei poteri criminali, le stragi e i terrorismi, il sistema della corruzione nella storia della società italiana, riproponendo questi temi al centro della riflessione sull’insegnamento e sulla “significatività” della conoscenza.

I valori della convivenza civile, della solidarietà, dell'onestà, della non violenza, della legalità hanno costituito per la scuola lombarda, in questi anni, punti di riferimento irrinunciabili contro l'omologazione culturale, contro il diffondersi di miti superficiali e illusorie scorciatoie di guadagno facile. È stato questo anche un modo di “resistere” al “mercato dell'apparenza” e all'influenza della televisione delle “veline”, un modo di salvaguardare la formazione dei ragazzi, prima di tutto.

Oggi questo momento specifico di riflessione sull’educazione e sul processo di insegnamento/ apprendimento nella scuola intende porre il tema della rimozione del peso che gli intrecci criminali e extraistituzionali hanno avuto nel determinare scenari e formazioni di gruppi dirigenti nel nostro paese nella cultura italiana e nella storiografia accademica e manualistica.

Una sezione del corso è volta a richiamare il ruolo della scuola nella promozione di autentiche curiosità culturali e della ricerca di un’auspicabile complicità tra sapere e vita, immaginari giovanili e aspettative degli insegnanti, per un nuovo patto tra generazioni fondato sulla responsabilità e la cittadinanza attiva.

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