Maggiore qualità nell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità
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Staff IUniScuola
On. Ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini
Il Fish e Fand fanno richiesta di urgenti e inderogabili interventi a favore della qualità dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità
La Riforma scolastica ha prodotto condizioni tali da ostacolare il processo di inclusione scolastica degli alunni con disabilità, in contrasto sia con la Costituzione che prevede la “rimozione degli ostacoli”, sia con quanto affermato dalle Linee Guida del MIUR. L’intero sistema scolastico appare così gravemente compromesso da scelte pedagogicamente miopi.
Per questo, le associazioni aderenti alla Fand e alla Fish, seriamente preoccupate e indignate per la precaria situazione determinatasi all’avvio dell’anno scolastico in corso, sono a rinnovarle richiesta d’incontro in quanto evidenziano e denunciano:
- classi sovraffollate in cui è iscritto un incredibile numero di alunni con disabilità, nonché eccessivi tagli alle ore di sostegno didattico, anche in Regioni come il Lazio e la Lombardia nelle quali il rapporto tra insegnati di sostegno e alunni con disabilità è inferiore a quello legale medio nazionale di 1 a 2 (l’attribuzione è stata determinata solo da logiche ragionieristiche in contrasto con il diritto individuale basato sulle effettive esigenze del singolo alunno con disabilità);
- necessità delle famiglie di ricorrere al Tribunale per difendere il diritto allo studio dei propri figli (sta crescendo il numero di decisioni giudiziarie circa l’aumento delle ore di sostegno);
- mancata formazione sia dei docenti curricolari in servizio sia dei dirigenti scolastici, nonché dei numerosi docenti operanti su posto di sostegno privi di titolo;
- ritorno a prassi illegali con la ricostituzione di classi differenziali di fatto, per sopperire a carenze economiche o di personale docente;
- eccessivo utilizzo di attività laboratoriali, divenute, di fatto, un pretesto per escludere ed emarginare l’alunno disabile dal contesto classe;
- elevato tourn-over che contrasta la continuità educativo-didattica e superficialità con cui vengono introdotte “norme” che interferiscono in ambito pedagogico-didattico (per es. nella scuola primaria la valutazione numerica impedisce di riconoscere le diversità dei singoli alunni);
- assenza di logica nell’assegnazione dell’insegnante di sostegno, con riferimento alle specificità dell’alunno disabile;
- mancanza di omogeneità e di linee guida per uniformare i servizi di assistenza (di base, specialistica e di comunicazione per i sensoriali) sull’intero territorio nazionale;
- inazione del Ministero dell’Istruzione sull’applicazione dell’art. 24 della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità delle Nazioni Unite.
Da rilevare inoltre che laddove si è proceduto ad una sistematica raccolta dei dati, si è potuta appurare l’effettiva e diffusa consistenza di centinaia di casi riguardanti classi numerose in cui sono stati inseriti più alunni con disabilità (vedi il rilevamento effettuato dall’Assessorato Regionale all’Istruzione della Campania).
Nel evidenziare che, nel corso della Conferenza governativa sulla disabilità svoltasi a Torino nei giorni 2 e 3 ottobre scorsi, vi è stata la totale assenza sia dei temi dell’integrazione scolastica degli alunni con disabilità sia della partecipazione del livello politico e dirigenziale del Ministero dell’Istruzione, alla luce di quanto denunciato Fand e Fish
CHIEDONO
che l’On. Ministro voglia dare concrete risposte operative alle seguenti richieste, formulate più volte e rimaste sino ad oggi inevase:
1. rispetto del D.P.R. n. 81/09 circa il numero massimo di alunni nelle classi frequentate da alunni con disabilità e previsione di autorizzazioni di deroghe per l’art. 2 comma 6 dello stesso decreto;
2. ripristino del D.M. n. 141/99 circa il tetto massimo di alunni con disabilità che possono essere presenti in ogni classe;
3. inserimento nell’emanando D.P.R. sulla formazione iniziale dei docenti di scuola secondaria di I e II grado di n. 32 CFU concernenti l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità, dal momento che è irrinunciabile una adeguata formazione iniziale sulle tematiche dell’inclusione per coloro che debbono affrontare classi caratterizzate da complessità e eterogeneità;
4. conclusione di accordi sindacali con il Miur che introducano l’obbligatorietà sulla formazione e sull’aggiornamento in servizio per tutti i docenti e i dirigenti scolatici in FISH relazione agli aspetti socio-psico-pedagogici e didattici dell’integrazione scolastica, nonché l’obbligatorietà della formazione in servizio per le collaboratrici e per i collaboratori scolastici per l’assistenza igienica agli alunni con disabilità;
5. innovazione e modifica dei programmi formativi degli insegnanti di sostegno;
6. introduzione di un criterio volto a riconoscere e sostenere le buone prassi ed i progetti innovativi realizzati dalle scuole nell’ambito dell’integrazione scolastica degli alunni disabili;
7. intervento immediato finalizzato al blocco di tutte le pratiche che attuano classi differenziali di fatto o gruppi laboratoriali riservati o ai soli alunni con disabilità o a questi unitamente agli alunni più fragili. Ciò in attuazione delle Linee Guida Ministeriali del 4 agosto 2009;
8. adozione di normativa che garantisca il rispetto della continuità educativo-didattica per il periodo corrispondente all’ordine di scuola frequentato almeno dei docenti per il sostegno didattico siano essi a tempo indeterminato che determinato;
9. sostegno e maggiori esplicazioni rispetto alle Raccomandazioni Ministeriali contenute nelle linee guida del 2005 sulla definizione degli interventi finalizzati all’assistenza di studenti che necessitano di somministrazione di farmaci in orario scolastico.
La Fish inoltre chiede di ottenere risposte sulle richieste e sulle proposte formulate nel documento presentato e inviato ufficialmente dalla stessa al MIUR in data 16 giugno 2009, cui si rimanda. A tal fine qualora sui punti ivi indicati non possano essere fornite risposte il 4 novembre p.v., si chiede che vengano costituiti dei gruppi di lavoro composti da funzionari ministeriali ed esperti delle associazioni, al fine di trovare in brevissimo tempo proposte operative da sottoporre all’On. Ministro.
Le Associazioni aderenti alla Fand e alla FISH attendono risposte chiare e inderogabili rispetto ai punti elencati. Fanno presente che non è da considerarsi remota l’ipotesi di più azioni giudiziarie da parte delle famiglie mediante:
a) denuncia ai Vigili del Fuoco circa la disapplicazione delle norme di sicurezza relativa alle aule sovraffollate;
b) denuncia ai sensi della L. n 67/06 sulla discriminazione derivante dall’eccessivo numero di alunni con disabilità inseriti nella stessa classe;
c) denuncia al costituendo Comitato di Monitoraggio, istituito presso il Ministero della Salute, del Lavoro e delle Politiche Sociali, di inadempienze relative all’art. 24 della Convenzione Onu sui diritti delle Persone con Disabilità (ratificata e resa esecutiva con la L. 3 marzo 2009, n. 18).
Dr. Giovanni Pagano, Presidente FAND
Dr. Pietro Vittorio Barbieri, Presidente FISH
Info:
FISH - Roma
Tel. 06.78851262 - Fax 06.78140308
E-mail: presidenza@fishonlus.it
Sito web: www.superando.it
FAND - Roma
Tel e Fax 06.763035
E-Mail: fandpresidenzanaz@tiscali.it
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On. Ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini
Il Fish e Fand fanno richiesta di urgenti e inderogabili interventi a favore della qualità dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità
La Riforma scolastica ha prodotto condizioni tali da ostacolare il processo di inclusione scolastica degli alunni con disabilità, in contrasto sia con la Costituzione che prevede la “rimozione degli ostacoli”, sia con quanto affermato dalle Linee Guida del MIUR. L’intero sistema scolastico appare così gravemente compromesso da scelte pedagogicamente miopi.
Per questo, le associazioni aderenti alla Fand e alla Fish, seriamente preoccupate e indignate per la precaria situazione determinatasi all’avvio dell’anno scolastico in corso, sono a rinnovarle richiesta d’incontro in quanto evidenziano e denunciano:
- classi sovraffollate in cui è iscritto un incredibile numero di alunni con disabilità, nonché eccessivi tagli alle ore di sostegno didattico, anche in Regioni come il Lazio e la Lombardia nelle quali il rapporto tra insegnati di sostegno e alunni con disabilità è inferiore a quello legale medio nazionale di 1 a 2 (l’attribuzione è stata determinata solo da logiche ragionieristiche in contrasto con il diritto individuale basato sulle effettive esigenze del singolo alunno con disabilità);
- necessità delle famiglie di ricorrere al Tribunale per difendere il diritto allo studio dei propri figli (sta crescendo il numero di decisioni giudiziarie circa l’aumento delle ore di sostegno);
- mancata formazione sia dei docenti curricolari in servizio sia dei dirigenti scolastici, nonché dei numerosi docenti operanti su posto di sostegno privi di titolo;
- ritorno a prassi illegali con la ricostituzione di classi differenziali di fatto, per sopperire a carenze economiche o di personale docente;
- eccessivo utilizzo di attività laboratoriali, divenute, di fatto, un pretesto per escludere ed emarginare l’alunno disabile dal contesto classe;
- elevato tourn-over che contrasta la continuità educativo-didattica e superficialità con cui vengono introdotte “norme” che interferiscono in ambito pedagogico-didattico (per es. nella scuola primaria la valutazione numerica impedisce di riconoscere le diversità dei singoli alunni);
- assenza di logica nell’assegnazione dell’insegnante di sostegno, con riferimento alle specificità dell’alunno disabile;
- mancanza di omogeneità e di linee guida per uniformare i servizi di assistenza (di base, specialistica e di comunicazione per i sensoriali) sull’intero territorio nazionale;
- inazione del Ministero dell’Istruzione sull’applicazione dell’art. 24 della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità delle Nazioni Unite.
Da rilevare inoltre che laddove si è proceduto ad una sistematica raccolta dei dati, si è potuta appurare l’effettiva e diffusa consistenza di centinaia di casi riguardanti classi numerose in cui sono stati inseriti più alunni con disabilità (vedi il rilevamento effettuato dall’Assessorato Regionale all’Istruzione della Campania).
Nel evidenziare che, nel corso della Conferenza governativa sulla disabilità svoltasi a Torino nei giorni 2 e 3 ottobre scorsi, vi è stata la totale assenza sia dei temi dell’integrazione scolastica degli alunni con disabilità sia della partecipazione del livello politico e dirigenziale del Ministero dell’Istruzione, alla luce di quanto denunciato Fand e Fish
CHIEDONO
che l’On. Ministro voglia dare concrete risposte operative alle seguenti richieste, formulate più volte e rimaste sino ad oggi inevase:
1. rispetto del D.P.R. n. 81/09 circa il numero massimo di alunni nelle classi frequentate da alunni con disabilità e previsione di autorizzazioni di deroghe per l’art. 2 comma 6 dello stesso decreto;
2. ripristino del D.M. n. 141/99 circa il tetto massimo di alunni con disabilità che possono essere presenti in ogni classe;
3. inserimento nell’emanando D.P.R. sulla formazione iniziale dei docenti di scuola secondaria di I e II grado di n. 32 CFU concernenti l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità, dal momento che è irrinunciabile una adeguata formazione iniziale sulle tematiche dell’inclusione per coloro che debbono affrontare classi caratterizzate da complessità e eterogeneità;
4. conclusione di accordi sindacali con il Miur che introducano l’obbligatorietà sulla formazione e sull’aggiornamento in servizio per tutti i docenti e i dirigenti scolatici in FISH relazione agli aspetti socio-psico-pedagogici e didattici dell’integrazione scolastica, nonché l’obbligatorietà della formazione in servizio per le collaboratrici e per i collaboratori scolastici per l’assistenza igienica agli alunni con disabilità;
5. innovazione e modifica dei programmi formativi degli insegnanti di sostegno;
6. introduzione di un criterio volto a riconoscere e sostenere le buone prassi ed i progetti innovativi realizzati dalle scuole nell’ambito dell’integrazione scolastica degli alunni disabili;
7. intervento immediato finalizzato al blocco di tutte le pratiche che attuano classi differenziali di fatto o gruppi laboratoriali riservati o ai soli alunni con disabilità o a questi unitamente agli alunni più fragili. Ciò in attuazione delle Linee Guida Ministeriali del 4 agosto 2009;
8. adozione di normativa che garantisca il rispetto della continuità educativo-didattica per il periodo corrispondente all’ordine di scuola frequentato almeno dei docenti per il sostegno didattico siano essi a tempo indeterminato che determinato;
9. sostegno e maggiori esplicazioni rispetto alle Raccomandazioni Ministeriali contenute nelle linee guida del 2005 sulla definizione degli interventi finalizzati all’assistenza di studenti che necessitano di somministrazione di farmaci in orario scolastico.
La Fish inoltre chiede di ottenere risposte sulle richieste e sulle proposte formulate nel documento presentato e inviato ufficialmente dalla stessa al MIUR in data 16 giugno 2009, cui si rimanda. A tal fine qualora sui punti ivi indicati non possano essere fornite risposte il 4 novembre p.v., si chiede che vengano costituiti dei gruppi di lavoro composti da funzionari ministeriali ed esperti delle associazioni, al fine di trovare in brevissimo tempo proposte operative da sottoporre all’On. Ministro.
Le Associazioni aderenti alla Fand e alla FISH attendono risposte chiare e inderogabili rispetto ai punti elencati. Fanno presente che non è da considerarsi remota l’ipotesi di più azioni giudiziarie da parte delle famiglie mediante:
a) denuncia ai Vigili del Fuoco circa la disapplicazione delle norme di sicurezza relativa alle aule sovraffollate;
b) denuncia ai sensi della L. n 67/06 sulla discriminazione derivante dall’eccessivo numero di alunni con disabilità inseriti nella stessa classe;
c) denuncia al costituendo Comitato di Monitoraggio, istituito presso il Ministero della Salute, del Lavoro e delle Politiche Sociali, di inadempienze relative all’art. 24 della Convenzione Onu sui diritti delle Persone con Disabilità (ratificata e resa esecutiva con la L. 3 marzo 2009, n. 18).
Dr. Giovanni Pagano, Presidente FAND
Dr. Pietro Vittorio Barbieri, Presidente FISH
Info:
FISH - Roma
Tel. 06.78851262 - Fax 06.78140308
E-mail: presidenza@fishonlus.it
Sito web: www.superando.it
FAND - Roma
Tel e Fax 06.763035
E-Mail: fandpresidenzanaz@tiscali.it
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