SCUOLA PUBBLICA PREVISTI 4 MILA TAGLI

CRONACA DI MILANO IL GIORNO MARTEDì 14 Aprile 2009
SCUOLA PUBBLICA PREVISTI 4 MILA TAGLI
Precari in fuga, caccia al posto regionale
Chi è abilitato mira all’incarico nei corsi di formazione del Pirellone
Di GIORGIO GUAITI -Milano-
TAGLI ALLA SCUOLA statale e potenziamento dei Centri di formazione professionale della Regione. Così molti aspiranti insegnanti delle scuole statali,a rischio di esclusione dagli incarichi per il prossimo anno ,stanno pensando di chiedere l’assunzione ai Centri regionali . Per questo vorrebbero sapere quanti e quali posti sono disponibili e le modalità per essere assunti.

“In Lombardia –sottolinea Leonardo Donofrio, del sindacato Iuniscuola – sono previsti oltre 4 mila tagli sul complesso dei posti per gli insegnanti .E 6-700 di questi riguardano la fascia delle secondarie superiori:la stessa dei Centri di formazione professionale regionali.

Così i precari abilitati che già oggi sanno di essere a rischio di licenziamento si stanno organizzando per chiedere un incarico nei Cfp che gestiscono i corsi di qualifica triennali, riconosciuti anche per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione e formazione professionale. E il nostro sindacato ha offerto loro un punto di riferimento”.


Il primo passo è stato rivolgersi ai responsabili dei corsi regionali per avere informazioni sulla disponibiltà dei posti e sulle modalità di assunzione.

“Ho scritto ai dirigenti dei Centri – spiega – per chiedere che rendano pubblica l’anagrafe del personale dei centri stessi , con i nominativi dei docenti impegnati sui corsi e negli incarichi speciali,vale a dire degli esperti legati al mondo delle professioni.

Inoltre ho chiesto indicazioni sulla situazione dei posti riservati per legge ai disabili”.

L’obiettivo è evidente : individuare possibilità di lavoro per gli aspiranti docenti estromessi dalle graduatorie provinciali dello Stato per effetto della riduzione dei posti disponibili per il prossimo anno .

“ Il meccanismo – aggiunge Donofrio – è anche economico.Da una parte lo Stato taglia circa 160 milioni di euro alla scuola Lombarda ,dall’altra la Regione si è impegnata nel potenziamento dei Centri di formazione professionale con investimenti per 130 milioni , con l’obiettivo di offrire nuove possibilità ai ragazzi e nuovi strumenti per ottemperare all’obbligo di istruzione “.

E non c’è dubbio che l’operazione fino ad oggi ha avuto un grande successo .”In questa situazione –prosegue il dirigente sindacale –mi sembra logico chiedere alla Regione di definire anche un regolamento per l’accesso alle cattedre e l’assunzione degli insegnanti. Perchè è vero che i Centri sono privati , ma sono finanziati dalla Regione,che deve controllare anhe questi aspetti della loro attività. “ D’altra parte – conclude – se l’obiettivo è un sistema di istruzione aperto , con passaggi dalla scuola statale a quella regionale e viceversa, questo dovrebbe valere anche per gli insegnanti .E allora ,come i docenti statali abiltati chiedono di poter insegnare nei Cfp regionali ,così gli insegnanti dei dei Centri di formazione chiedono di poter disporre di un percorso per accedere all’abilitazione , e quindi alla scuola statale,magari attraverso corsi di abilitazione riservati”.

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