Minori stranieri in Italia non accompagnati














«I Comuni italiani e le politiche di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati:risultati dell'indagine territoriale»«I minori stranieri non accompagnati presi in carico/contattati: quanti sono ,chi sono, da dove provengono, dove vivono?»
IUniScuoLa, Rapporto ANCI 2009:
«Presentazione di Flavio Zanonato-Sindaco di Padova-Vice Presidente dell'ANCI con delega all'Immigrazione
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«I Comuni italiani e le politiche di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati: risultati dell'indagine territoriale»
«I minori stranieri non accompagnati presi in carico/contattiti: quanti sono ,chi sono, da dove provengono, dove vivono?»

Visualizza per leggere nel dettaglio il"Terzo Rapporto Anci sui Minori stranieri non accompagnati"
BUONA Lettura!!!
Crescono i Comuni che accolgono i minori stranieri non accompagnati.
Alla fine del 2008 sono stati 93 i Comuni che hanno preso in carico l'85% dei minori stranieri non accompagnati arrivati in Italia; una cifra in crescita rispetto al 2006, quando il 75% del totale dei minori contattati o presi in carico era distribuito in 39 realtà comunali.
E' quanto emerge dal "Terzo Rapporto Anci sui Minori stranieri non accompagnati", con un'indagine rivolta a tutti i Comuni italiani, a cui hanno risposto 5.784 amministrazioni, il 71,4% del totale.
Il rapporto e' stato presentato l '11 marzo scorso nella sede nazionale dell'associazione durante una conferenza stampa alla presenza di Flavio Zanonato, Sindaco di Padova e Vice Presidente dell'ANCI con delega all'immigrazione, Giuseppe Maurizio Silveri, Direttore Generale Immigrazione del Ministero del lavoro e politiche sociali e Presidente del Comitato Minori Stranieri e Mario Morcone, Capo Dipartimento per le Liberta' Civili e l'Immigrazione del Ministero dell'Interno.
Secondo i dati, sono in aumento sia i comuni che offrono prima accoglienza in strutture di pronto intervento con permanenza breve (da 30 a 51 amministrazioni nel 2008), sia i comuni che gestiscono i servizi nella fase di seconda accoglienza in comunità, case famiglia, ecc. (da 30 a 46, per un totale di 3.841 minori assistiti).
Tra il 2006 e il 2008 la presenza dei minori stranieri non accompagnati è rimasta sostanzialmente stabile in Italia, con un lieve calo dell'8,3%: da 7870 nel 2006, si è passati a 7216 nel 2008. Questo nonostante la flessione tra il 2006 e il 2007, legata al fatto che i minori rumeni e bulgari sono nel frattempo divenuti comunitari.
A prendere in carico i minori non accompagnati sono principalmente le città con più di 100 mila abitanti (47,5%), ma anche i Comuni medi che ne hanno accolti il 23,2%, e quelli medi e piccoli (13,7%).
Il Rapporto evidenzia anche che nel 2008 è diminuito il numero di minori non accompagnati nelle quattro grandi città in cui la presenza è più numerosa (Roma, Milano, Torino e Trieste). Riduzione analoga a Napoli, ed anche nelle città medie quali Modena, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Trento, Cremona e Caltagirone. Il numero dei minori aumenta, invece, a Venezia, Ancona e Bologna, così come in altre città medie quali Ravenna, Pesaro, Macerata e Cividale del Friuli.
L'aumento maggiore ha riguardato i minori originari dell'Afganistan che dal 2006 al 2008 sono quasi triplicati (+170%). Consistenti anche gli incrementi di minori che giungono da Paesi africani instabili o in conflitto (Nigeria, Somalia, Eritrea, ecc.) e dunque potenziali richiedenti asilo, ai quali si aggiungono coloro che provengono dall'Egitto. Questo fatto determina un aumento dei minori non accompagnati nelle zone di frontiera o nelle aree di primo arrivo: Veneto, Marche, Friuli Venezia Giulia, Puglia e Sicilia. Queste cinque regioni nel 2008 risultano di fatto interessate dal 50,5% dei minori contattati presi in carico.
Dal punto di vista della ripartizione regionale, il Rapporto rileva come nel 2008 piu' della meta' dei minori, pari al 58% del totale, si e' concentrata in Sicilia, Emilia-Romagna, Lazio e Friuli Venezia Giulia.
I minori non accompagnati presi in carico dai Comuni italiani nel 2008 sono perlopiù di minori di genere maschile (89,7%) poco sotto la maggiore età (il 51,9% ha 17 anni), provenienti soprattutto da Afghanistan, Albania, Egitto, Marocco, e Kosovo.
I dati raccolti ed analizzati hanno confermato l'esigenza di arrivare ad una standardizzazione degli interventi e di passare, sia a livello nazionale sia in particolare in alcune aree critiche del Paese, da una fase emergenziale ad una più strutturata.
A queste esigenze ha dato una prima, importante risposta il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, promuovendo il Programma nazionale di protezione dei minori stranieri non accompagnati, realizzato dall'Anci in stretto coordinamento con il Comitato Minori Stranieri e avviato nei primi mesi del 2008.
Grazie al programma, è stato possibile sperimentare un sistema coordinato a livello centrale e diffuso su tutto il territorio nazionale che, sostenendo una rete di Comuni nelle attività di pronta accoglienza, ha favorito una migliore gestione del fenomeno e quindi un'accresciuta tutela dei minori stessi, in un'ottica di condivisione di responsabilità e oneri tra amministrazione centrale e autonomie locali.
Lo studio è stato realizzato dall'Anci con i fondi dell'otto per mille della Presidenza del Consiglio dei ministri a diretta gestione statale.
Fonte: Ministero dell'interno

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